Saggio pornografico.

1 Nov

Ieri notte mi sono imbattuta in uno dei blog più esilaranti nella storia della scrittura, dall’alfabeto in poi.
Questo sforzo letterario ha catturato così tanto la mia attenzione che si sono fatte le 3 del mattino senza accorgermene.
Riporterò di seguito un racconto tratto da siffatto pruriginoso loco avendo cura di sottolineare le trovate che mi hanno più colpito. Ci tengo a precisare che il seguente racconto è stato scritto con l’intento precipuo di eccitare e di fare letteratura erotica. Il racconto è serio, sono io la stronza che ci ha trovato dentro degli spunti umoristici.
Il racconto si intitola:

ALLIEVO E MAESTRA

Fulgenzio ed Alessandra si incontrarono in chat… (il nome di lui è uno spettacolo, lo so)
Lui si professava un principiante del sesso… (Lo dice anche al bar mentre gli preparano il caffè)
Lei invece era un’autentica maestra nei giochi erotici… Di ogni tipo…Dai più “classici” ai più spinti e “perversi”
(Era andata dal notaio a puntualizzare la cosa chiedendo la redazione di un documento che attestasse la cosa)
Quando, dopo mesi di chat, lei propone a Fulgenzio di andare a cena a casa sua a Fulgenzio non pare vero… (dunque se non ho capito male lui si chiama Fulgenzio e lei vive in un paesino che porta lo stesso nome)
Finalmente conoscerà dal vivo quella donna esperta e vogliosa che da mesi è entrata nella sua mente e nei suoi sogni più nascosti… (anche io non vedo l’ora!)
Una donna al cui pensiero lui si è più volte masturbato con somma soddisfazione… (somma!)
“Sabato sera, a casa mia, alle 20.15.”  scrive “Miciona_Calda_E_Vogliosa”  nome di battaglia di Alessandra.
“Ci sarò!!!”, risponde semplicemente Fulgenzio alias “Pulcinotto_Arrapato”. (Mi raccomando alle 20 e 15 che 5 minuti prima sono in Pakistan a pregare. I nickname non li commentiamo neanche)
Pochi secondi più tardi sul cellulare di Fulgenzio arriva un sms con l’indirizzo di Alessandra e tutte le indicazioni per raggiungere la sua casa. (o alternativamente quello di un ospedale psichiatrico per erotomani nei dintorni)
Il giorno stabilito per l’incontro, puntuale più di un orologio svizzero, Fulgenzio suona al campanello della casa di Alessandra. Si trattava di una palazzina a due piani della quale lei occupava il secondo piano ed i genitori di lei, in quel mese di luglio in Riviera al mare, il primo. (narrazione fresca e veloce)
Quando la porta si apre Fulgenzio, (la porta apre il povero Fulgenzio) vestito con un paio di pantaloni lunghi di lino, color beige, ed una maglietta a girocollo rossa a mezze maniche, si vede davanti un’apparizione…(è Valentino che reclama il rosso della maglietta a girocollo)
Alessandra indossa un vestitino giallo canarino con fiorellini rossi e arancioni, lungo, si fa per dire, fin sopra al ginocchio, ed un paio di infradito nere… (una zingarella insomma)
Il seno di lei si intravedeva nella sua splendida ed appetitosa nudità, attraverso la stoffa del vestitino estivo, leggero e senza maniche… (non bastava dire che l’appetitoso seno si intravedeva, bisognava anche sottolineare attraverso cosa questo portentoso miracolo avveniva)
Fulgenzio porge alla ragazza un cabaret di pasticcini ed un mazzo di rose color albicocca… (come cazzo fa Fulgenzio a tenere tutte quelle cose in equilibrio in mano se ha preso le scale? E mettiamo il caso avesse preso l’ascensore: come ha suonato il campanello e aperto il portone?)

“Ma che carino che seiiiii…!!! Troppo dolce…!!!”, dice Alessandra ricevendo i doni di Fulgenzio, e quindi, “Dai seguimi!!! E’ tutto pronto…!!!” (FULGENZIO! HAI! FATTO! COLPO!!!)
Mentre salgono le scale Fulgenzio intravvede, attraverso il vestito, il profilo di un perizoma… (il nostro eroe ora ha davvero intravvisto troppo, e ricordiamocelo sempre: attraverso il vestito non il binocolo né gli occhi)
Quella visione unita all’ancheggiare della ragazza ed al suo sciabattare (sciabattare?) salendo le scale, eccitano da morire Fulgenzio…
Entrati in casa (specifichiamo per rendere sempre più veloce il racconto) Alessandra conduce il proprio ospite sul balcone dove ha provveduto ad apparecchiare la tavola con piatti, posati ( ? nell’aria non possono fluttuare, comunque) e bicchieri di plastica, più rapidi da gestire del servizio normale… (‘na cosa molto fine, insomma)
Dato il clima quasi torrido di quell’estate pavese, la cena consiste in un’insalata di riso ed in un paio di meloncini con prosciutto crudo…Il tutto innaffiato di vino bianco, rigorosamente fresco anch’esso…
“Lo so che non è un banchetto ma, sai, con questo caldo l’idea di preparare dei piatti tipo pasta con qualche sughetto o altro mi dava i brividi…”, dice, scusandosi, Alessandra. (ma non era meglio se ti dava i brividi visto che c’è tutto ‘sto caldo?)
“Non importa… Anche io in questo periodo mangio solo cibi freschi…!!!”, risponde Fulgenzio. (Fulgenzio sa il fatto suo)
“A proposito… Grazie infinite per i regali… Le rose sono magnifiche… Anche il colore mi piace molto…!!!”, dice Alessandra e dicendo questo allunga un piede nudo fino a sfiorare il cavallo di Fulgenzio. (che era stato tutto il tempo sul balcone a ruminare e a nitrire scalciando gli zoccoli)
Il ragazzo a quel contatto ha uno scatto improvviso (in realtà peta), dato dal piacere.
“Ohilà!!! Ti sto già eccitando, piccolo???”, dice, quasi irridente, Alessandra, aggiungendo poi, “Pensa a quanto ti ecciterò dopo cena Ho in mente tante belle cosine!!!”  (ma cosa cazzo deve irridere con tutte quelle virgole e punti di reticenza, al massimo avrà dato l’idea di una con un ictus in corso)
“Oh sììììììì…!!! Mi ecciti molto tesoro!!!”, risponde Fulgenzio. (immaginate la ridicolaggine nella realtà di uno che pronuncia, in una situazione del genere, un sì con tutte quelle ì)
“Come mi hai chiamata??? Tesoro??? Ma quanto sei dolce!!!”, dice Alessandra. (vabbè..)
La cena all’aperto continua e di pari passo continuano i giochini di piede di Alessandra. (è una partita di calcio, ormai)
Giunti al termine  Alessandra propone: “I pasticcini mangiamoceli in camera da letto, ti va???”
Fulgenzio accetta e, guidato dalla padrona di casa, si lascia condurre in camera da letto..(“guidato dalla padrona” “si lascia condurre” aò, ma vi sbrigate?)
La stanza ha, a prima vista, l’aspetto di quella tipica di un’adolescente… (questo è quello che appare a prima vista, se invece ti concentri diventa un salotto ottocentesco)

Poster di cantanti e attori famosi alle pareti (per le pareti quei cantanti sono molto famosi), quadernetti e diari (tantissimi, tra cui quello della Frank) poggiati sulla scrivania, e sugli scaffali un sacco di romanzi rosa e per adolescenti , la saga completa di “Harry Potter” e di “Twilight” ed altri libri di quel genere. (non ho capito, autrice, vuoi forse dire che la nostra Alessandra sia una bimbaminchia? Ma come ti permetti!)
Solo il letto rivelava il fatto che ad abitarla fosse ormai una donna fatta, di trentacinque anni. (La prima donna al mondo che si droga di anni)
Una donna molto affascinante ed eccitante a parere di Fulgenzio. (Ha appena visto che in camera ha un arsenale di minchiate e questo è il suo primo pensiero interiore)
Entrati in camera Alessandra comincia subito a spogliare l’ospite… (ma come l’ospite? Non abbiamo mica ancora capito come si chiama!)
Lo fa sedere su una sponda del letto e gli sfila i mocassini di cuoio bordeaux… (quante sponde ha un letto?)
Quindi lo fa alzare e gli sbottona i pantaloni…
Abbassata anche la zip glieli lascia cadere ai piedi e (ce l’abbiamo fatta finalmente?), infilata una mano nella patta dei boxer a disegni cachemire (un tocco di stile, insomma), comincia ad accarezzare l’asta, già rigida, di Fulgenzio… (ma fammi il piacere dai, l’asta rigida da cui svetta la bandiera della stupidaggine)
“Mmmmmmmmmmmmmmhhhhhhh…!!! (ma che è, na mucca?) Ce l’hai bello grosso il tuo cetriolo (linguaggio ricercato) caro…!!! Lo vogliooooo!!!”, dice, vogliosamente, Alessandra. ( se avesse detto “Dammelo” la descrizione sarebbe stata ‘na cosa tipo: disse dammelamente Alessandra)
Dopo un paio di altre strizzatine (?) però la giovane donna ritrae la mano (ma perché “ritrae”, si è scottata?) e toglie la maglietta a Fulgenzio…
Levatagliela e gettatala (e piegatala e messala in un angolo della stanzala)  in un angolo della stanza Alessandra spinge sul letto il ragazzo e chinataglisi (ahia!) tra le gambe estrae il membro di lui (o altrimenti di chi?) dai boxer e comincia a lavorarlo sapientemente di bocca e di lingua…
“Mmmmmmmmmmmmmmmhhhhhhh…!!! (miaaaaaaaaaooooo) Godo tesorooooooooo!!! Sei magnificaaaaaaa…!!! Sono tutto tuooooo…!!!”, (ma sta cadendo dal quarto piano?) geme in estasi Fulgenzio.
E lei, fissandolo con la sguardo tipico della dominatrice assoluta (che studi scientifici hanno dimostrato essere quello strabico), continua nel proprio lavoro… (fino al TFR e oltre)
Ogni tanto, quasi o voler ribadire (?) chi comandava, Alessandra gli fece sentire anche i propri denti sulla cappella…
Niente di doloroso… (non vi preoccupate eh.)
Semplici sfioratine (tipo quando ti tolgono un ragno dai capelli) che contribuirono ad eccitare ulteriormente Fulgenzio…
Alessandra riuscì a gestire l’orgasmo del proprio compagno di giochi per più di venti minuti (attraverso un elaborato comizio di respiro umanitario sulla mancanza dei tappetini da doccia nel terzo mondo) ma poi decise che era ora di godersi il suo caldo succo e, aiutandosi con la mano destra, se lo fece venire dritto in gola…!!! (aaaah, ecco a cosa servono le mani!) “Davvero buono il tuo succo, ragazzino!!!”, gli dice lei. (La donna del Monte ha parlato!)
Quindi, finito di bere il liquido lattiginoso, caldo e denso di Fulgenzio (non di Mario il lattaio?), Alessandra gli dice: “Ed ora ragazzo tocca a te…!!! Prima di tutto spogliami…!!!”
La voglia di succhiare l’uccello di Fulgenzio era stata così repentina in Alessandra che non si era levata il vestitino estivo…  (estivo, specifichiamo!)  Fulgenzio inizia a spogliare Alessandra… (prendetevela pure comoda che tanto noi siamo qui a leggere come degli stronzi) Prima di tutto le abbassa la zip del vestito posizionata sulla schiena (maddai, ma che palleeeee!)  poco sotto le scapole nude di lei… Fatto ciò le fa cadere le spalline del vestito in modo che, così, l’intero vestito (ma – clamorosamente resta incuneato in un’escrescenza aliena di Alessandra che in realtà è un Terminator), cada a terra…
A questo punto Fulgenzio può ammirare, nella loro pienezza, i seni quarta misura di Alessandra, sodi ed alti, ed il perizoma di pizzo nero… (4 misura i seni alti? E Newton?)
Fulgenzio fa per avvicinare la propria bocca al seno di lei (a rallentatore) ma Alessandra si sposta dicendogli: “Nooooooo…!!!  Non voglio che mi lecchi le tette…!!! Non ancora…!!! Voglio che mi lecchi la topina… Da dietro…!!!” (neanche una prostituta dipendente dall’eroina dal ’92 ha un modo di esprimersi così stupido e ridicolo)
Così dicendo Alessandra si gira verso il letto (sempre a rallentatore), dando la schiena al ragazzo e, appoggiatasi sugli avanbracci (sì vabbè… e posizionato poi il deretano in direzione speculare alla Mecca), si mette a novanta (90°) spalancando le gambe… (apriti Sesamo!)
A questo punto Fulgenzio le cala il perizoma e si china tra le gambe snelle e atletiche da ballerina (fa sport o balla? deciditi), di Alessandra. (pensavamo di un’altra entrata a sorpresa in questa meravigliosa situazione)
Mentre Fulgenzio inizia a svolgere il proprio compito Alessandra scarta le paste trovando un cabaret pieno di cannoncini alla crema chantilly e bignè, metà alla panna e metà al cioccolato.
Afferrato uno dei cannoncini se lo porta alle labbra. (a questo punto, quali?)
Vedendo, in una brevissima pausa dal proprio arrapantissimo lavoro di bocca, Alessandra succhiare il cannoncino con golosità, Fulgenzio non resiste più… (in realtà ha pensato “sta puttana sta mangiando tutti i miei pasticcini”)
Avendo visto, (“avendo visto” mabbaffanculo va) mentre si chinava (a rallentatore, sempre, ricordiamolo) per leccarla tra le cosce, che il buchino posteriore di lei era dilatato e voglioso, Fulgenzio si sfila, ancora da inginocchiato, i boxer e poi, con un movimento fulmineo si rialza piazzandosi tra le gambe di Alessandra… (movimenti fulminei e fasi concitate affossate in una miriade devastante di virgole)
“Ma cosa…???”, (ma cosa, cosa?) bofonchia (questo verbo non ha senso in questa frase) Alessandra ancora con il pasticcino, ormai fradicio di saliva, in bocca. (“fradicio di saliva”)
“Non è niente tesoro… Continua a goderti il tuo cannoncino… Intanto io ed il mio cannoncino personale ci godiamo il tuo fantastico culetto…!!!”,(una frase pregna di ironia e umorismo che Woody Allen vai proprio a raccogliere le arance a Giugno) le dice Fulgenzio. (pensavamo Tarcisio)
Dopo essersi leccato due dita (scegliendole accuratamente tra il primo e l’ultimo della mano), con un gesto rapido ed improvviso, penetra nell’ano di Alessandra. (un fulmine a ciel sereno!)
La giovane donna se ne esce con un urletto (e sbatte la porta), sempre strozzato dal cannoncino che le riempie la bocca vogliosa. (ricordiamo che il cannoncino è ancora fradicio di saliva da ormai due paragrafi)
“Calma, cavallina in calore… Sono ancora solo le mie dita che ti stanno penetrando.. (lui è veramente preciso nelle sue descrizioni). Il mio uccello ti penetrerà tra poco…!!!”,(dopo la pubblicità) le dice Fulgenzio e, dopo averle lubrificato un altro po’ il buchetto posteriore con le dita, la afferra per i fianchi e, con pochi colpi decisi, le infila il proprio pene (non quello di qualcun altro caduto dal cielo per l’occasione?) nel sedere…
“La senti la differenza tra prima ed adesso, bambina??? Questo è il mio cannoncino di carne!!!”, dice il ragazzo che già comincia ad eccitarsi. (quindi lui si eccita dopo la penetrazione anale, ma certamente)
Vista la sua inesperienza in certe cose la cavalcata di Fulgenzio dura pochi minuti. (nooo Fulgenzio, facevamo tutti il tifo per te)
Al termine dei quali (entra una delegazione del Vaticano che applaude tristemente la cosa) viene copiosamente dentro il culetto di Alessandra. (ah no, niente delegazione 😦 )
Finita la cavalcata da dietro Fulgenzio fa girare (molto lentamente) la propria compagna di giochi sessuali e la fa sdraiare sulla schiena. (tutto questo si svolge nel lasso di tempo di 10 minuti, per creare la suspence)
A questo punto afferra (che forza bruta!) un bignè tra quelli alla panna e, datogli un morso dove lui sapeva esserci la farcitura (lui è veramente un uomo dalle mille risorse), lascia che la panna del bignè coli sul corpo nudo di Alessandra…
Sui suoi seni, sul suo ventre e sulla sua patatina… (quanta panna c’è dentro un bignè? Due litri?)
Quindi riappoggiato sul vassoio l’involucro ormai vuoto della pasta ( descrizione necessaria), comincia a leccare la crema dal corpo della giovane donna…
Arrivato alla patatina di Alessandra (dopo un lungo viaggio), Fulgenzio vi appoggia le labbra aperte ed estratta la lingua (estratta la lingua, con una pinza) comincia a leccare quella parte sensibilissima ed eccitabilissima del corpo di lei. (il cuoio capelluto) “Mmmmmggggghhhhhh…!!!”, geme lei, “E chi lo sapeva che eri così bravo?!?!?!” ( “SPATATRACK” risponde lui gemendo) Fulgenzio, ridendo sotto i baffi (maddai, Fulgenzio ha i baffi? Ma che figo sei Fulgè?!) , continua nel proprio lavoro di bocca e lingua fino a sentire l’orgasmo della giovane donna esplodergli in bocca. (e muore accasciato a terra col cranio spappolato, voglio sperare)
L’orgasmo di Alessandra dura parecchi minuti (dopo le previsioni del tempo) e Fulgenzio non se ne perde un solo istante…(gustando dei popcorn misti a cannoncini)
Alla fine Fulgenzio si rialza dalla propria postazione (e chiama il comandante dell’aereo) e si lascia cadere sul letto al fianco di Alessandra. (deceduta dall’inizio della storia)
Fattala voltare verso di sé (con l’aiuto di un braccio meccanico sceso rumorosamente dal soffitto) l’abbraccia stretta, stretta, venendone ricambiato.
Così avvinghiati l’uno all’altra i due cominciano a scambiarsi dolcissimi baci ed a rotolare nel letto a due piazze coperto unicamente da una parure di lenzuola di lino color verde smeraldo. ( e briciole di cannoncini e panna sciolta)
Rotolando così abbracciati Fulgenzio scivola dentro il corpo caldo ed accogliente di Alessandra dando vita ad un atto amoroso che ha tutti i crismi di una danza di coppia. (CRISMI LICIA)
Danza che culmina, per i due, in un sonno profondo ed appagato fino all’alba della domenica. (delle Palme)
Alba che, spuntando, li trova ancora teneramente abbracciati. (io avrei scritto “Alba che sputando”)
THE END
L’originale è divertente anche senza il mio commento, ma non vi nego che sono così megalomane da aver sghignazzato tutto il tempo mentre scrivevo questi commenti cazzoni. Spero che vi siate divertiti e che l’autore non se la prenda. Se vi aggrada la mia esegesi pornografica posso sempre continuare con questi saggi deliziosamente intellettuali.
Buona festa di OGNISSANTI.




17 Risposte to “Saggio pornografico.”

  1. Simone Polenghi (@ilSimoPole) 01/11/2011 a 4:24 PM #

    Massimo rispetto per Fulgenzio e il suo cavallo. L’unico passo del racconto che ti sei persa è quel “la giovane donna ritrae la mano”. L’ermetico autore intende che lei ha messo lì un cavalletto, una tela e presa la tavolozza ha improvvisato un dipinto.

  2. andrea p. 01/11/2011 a 9:02 PM #

    è pieno di tizi del genere. io nei preferiti ho anche faustino.
    http://faustinononnoxxx.blogspot.com/p/faustino-studio-photography-come.html

    se ne conoscete altri segnateli

  3. Andrea Dévis 01/11/2011 a 9:07 PM #

    Geniale!!!
    “si vede davanti un’apparizione” mi ha fatto impressione.
    Dove posso trovare l’autore di queste inenarrabili e conturbanti vicende?

  4. faunita 01/11/2011 a 10:14 PM #

    Esilarante! Peccato solo che il nome “Fulgenzio” sia l’antitesi non dico dell’eros, ma proprio dell’attrazione….!

  5. lola 01/11/2011 a 10:43 PM #

    Ho le lacrime agli occhi… credo che domani mentre starò con la mia classe di bimbi dell’asilo nido inizierò a ridere come una pazza pensando a fulgenzio… grazie per tutto questo!

  6. Marco Tabbita (@ilTuboDelTabs) 01/11/2011 a 11:22 PM #

    oddio sto lacrimando hahaha mi hai fatto morire _______/\ ___/\ /\ /\_______
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    sarebbe bello farci un video su questa cosa ! 😀 perchè non ti apri un canale youtube e fai questo video 🙂 ?! … disposto ad interpretare fulgenzio hahaha o al massimo il cannoncino jajhahahah

    by iltubodeltabs

  7. Barbara Panunzi 02/11/2011 a 8:41 am #

    Fulgenzio è con me 24/7

  8. faunita 03/11/2011 a 12:03 am #

    Sto facendomi un trip mentale assurdo: il cugino bamboccione di Fulgenzio (Ulderico) ed una sciacquetta viziata (Uldy fa’ questo, Uldy fa’ quello, Uldy fammi venire, Uldy infilami il tampax) che copulano con fervore… Ohi ohi ohi…. Comunque Fulgenzio lo porterò per sempre nel cuore!!!

  9. Vento Tagliente 03/11/2011 a 11:11 am #

    Assolutamente G-E-N-I-A-L-E!!!!

  10. bacherozzo 03/11/2011 a 1:17 PM #

    oddio! non farò più l’amore per 15 giorni, tormentato dal ricordo di questo racconto!

  11. Luca Knopfler Corrado 03/11/2011 a 7:01 PM #

    Sto morendo aahahahahaah sei un mito!

    • Ossimoro 05/11/2011 a 3:38 PM #

      Hai illuminato di risate questo mio uggioso sabato mezzo alluvionato!
      Comunque viva Fulgenzio e soprattutto i cannoncini alla crema!:-D

  12. Drew89 08/11/2011 a 10:48 PM #

    si continua !!!!!!! ti pregoooooooooooooooooooo
    [cit. racconto parte omessa] 🙂

  13. Massi 03/01/2012 a 5:56 PM #

    ahahaha…mi ricorda questo: http://www.youtube.com/watch?v=RlRdNpa7rEc

  14. Anna Maria Maddalena Dilevrano 26/01/2012 a 6:25 PM #

    Sei troppo forte!

  15. giorgia 24/05/2012 a 5:16 PM #

    hahahahahahahhaha troppo bello,e da notare che io ho scoperto questo testo da hivangrosny che ci ha fatto un video!! ahahahahahahah che ridere!

  16. Andrea 30/07/2012 a 11:51 PM #

    Hahahaha, sei GENIALE, ho solo una domanda, i commenti che hai aggiunto sono percaso quelli detti da HivanGrosny?

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